Dalla sera in cui lui mi aveva aperta con tutta la mano nel mio culo, mi sentivo ancora strana.
Quella sera dopo che mi aveva aperta per bene, non mi ha scopata, ma mi ha poi messo il suo cazzo in bocca, e me l ‘ha scopata fino a venire, riempiendomi col suo sperma che mi colava dritto in gola, mi teneva i capelli in una coda arrangiata, io in ginocchio, con le mani sempre legate dietro alla schiena, non mi ha lasciato le mani libere per tutto il tempo; e poi ha scopato la mia bocca, trattandomi proprio come una puttana, quella che ormai ero per lui, e che iniziavo a sentirmi.
Lo vedi che sei una PUTTANA? Lo sei sempre stata, lo hai sempre saputo, devi solo accettarlo, sei una puttana.
Questo è ciò che mi disse quella sera prima di andarsene, e come dicevo forse lo sono sempre stata, e infondo era proprio ciò che volevo essere, essere tratta in quel modo.
Dovevo solo iniziare ad accettarlo, ed era quello che stavo iniziando a fare.
Poi se ne andò, lasciandomi, lì nuda sul pavimento e aperta, con un alone di vergogna e rassegnazione addosso..
Mi sentivo ancora il culo dolente, questa era una sensazione alla quale avrei dovuto presto abituarmi, poiché ormai ero diventata, ciò che lui voleva diventassi dall’ inizio, ovvero la SUA PUTTANA ANALE, o meglio proprio una puttana a tutti gli effetti, in particolare una puttana che fa tutto ciò che lui vuole, e se ci dovesse essere qualcosa che non gradisce nei miei modi di fare ciò che lui vuole, ci saranno delle punizioni.
Ma al momento non mi preoccupavo di quali potessero essere le sue “punizioni”, ho accettato tutte le sue condizioni.
Sono le 21.00, sono sul divano e mi arriva un suo messaggio.
Fatti trovare pronta, tra mezz’ora sono da te.
“X” mi coglie un po’ alla sprovvista, come sempre un tuffo allo stomaco.
Va bene Master. Devo indossare qualcosa di particolare?
No, niente di particolare, ma se vuoi puoi indossare un perizzoma.
Va bene.
Non metterci troppo, lo sai che odio aspettare.
Corro subito a prepararmi, non ho idea di ciò che voglia fare, e\o dove voglia andare, e già questo basta a solleticarmi una certa eccitazione.
Mi do una rinfrescata veloce, indosso un perizzoma nero, una gonna rossa scozzese corta, (stile scolaretta), niente calze, scarpe basse, e una canottiera sottile, semplice bianca, senza reggiseno sotto, trucco leggero, capelli sciolti.
Sono qui sotto, scendi.
Non rispondo e mi dirigo direttamente di sotto.
Vedo la sua macchina grande nera parcheggiata sotto l’ ingresso della mia palazzina, apro la portiera, e prima di sedermi lascio che mi dia un’ occhiata e un segno di approvazione prima di salire.
Ciao, vedo che hai scelto bene. Sali.
Mi accomodo in auto, tengo le gambe leggermente aperte, come so che gli piace.
Sto andando da un paio di amici, gli ho parlato un po’ di te e vorrebbero conoscerti.
Mi da un’ occhiata sorridendomi, intanto mi passa una mano sulla coscia.
Io resto un po’ stranita.
Sembra una proposta allettante, ma mi da un minimo senso d’ inquietudine, un brivido che mi prende dallo stomaco, fino a scendere, come un onda di calore.
Va bene, Master. Sono felice d’ incontrare i tuoi amici.
In 15 min ci troviamo davanti ad una villetta, parcheggia, e prima di scendere:
Spero che tu ti comporterai bene, e non mi farai fare brutte figure, vero L?
Mantengo sempre lo sguardo basso, lui mi alza il mento in modo che lo guardi dritto negli occhi e risponda.
Sì Master, non ti deluderò.
Scendiamo dall’ auto, mi prende per un braccio e ci dirigiamo in casa.
L’ingresso si apre s’un grande soggiorno, divano ad angolo bianco, un tappeto, un tavolo in legno..
Seduti al tavolo ci sono due uomini sulla cinquantina, uno più grosso, e l’altro più magro ma sempre con un po’ di pancia.
Si alzano, salutano “X” , qualche convenevole poi passano a me.
Iniziano a guardarmi dall’ alto verso il basso, mi squadrano centimetro per centimetro, sento i loro sguardi sulla mia pelle, mentre assaporano un’ ultimo sorso del liquore che stavano bevendo prima del nostro arrivo.
Io mi sento già nuda, la morsa di angoscia mista ad eccitazione mi attanaglia lo stomaco; e loro questo l’hanno notato, e la cosa sembra proprio gli piaccia.
Mi sento esattamente come un povero coniglio finito nelle grinfie dei cacciatori.
Ecco, lei è L., come vi dicevo, volevo farvela conoscere.
Sorridendo, l’ uomo più grosso mi dice:
Bene, bene, ciao L. non avere paura, vieni qui, fatti vedere.
Faccio un passo avanti, lui mi prende una mano, mi fa fare un giro su me stessa, la gonna che svolazza a far intravedere il culo, poi mio tira vicino a lui.
Io sono visibilmente tesa, non riesco a dire nulla, sempre quella sensazione di paura, mista ad eccitazione. Mi tiene vicino a lui, mi cinge con un braccio.
Rilassati. X ci ha parlato un po’ di te.
Ora mi prende entrambe le mani, me le posiziona dietro la schiena, tenendole ferme con una mano. Sono bloccata.
Lui è dietro di me, sento la sua stazza dietro di me, il suo respiro sul mio collo, sulla mia faccia, e con la mano libera inizia ad accarezzarmi la pancia da sopra la maglia, la mano scivola a tratti al di sotto.
Sei carina, lo sai?
La sua mano continua sulla maglia, poi si ferma e mi afferra delicatamente un seno da sopra la maglia, accarezza, si sofferma a stuzzicarmi il capezzolo fino poi a far uscire il seno dalla scollatura.
L’ altra mano mi libera le mani, ma sono comunque bloccate dal suo corpo, e inizia ad accarezzarmi la coscia fino a salire al culo, la mano che poi scivola in mezzo alle gambe a sfiorarmi la figa da sopra al perizoma.
Un brivido, un sussulto e stringo le cosce, lascio cadere la testa all’indietro.
Sento che sei già bagnata, allora è vero che sei una PUTTANA?
Le ultime parole me le sussurra, risfiorandomi la figa e con un filo di voce dritta all’orecchio.
Intanto, il suo amico, che si stava godendo l’inizio di questo spettacolo, al tavolo con X, finendosi il suo Drink, si avvicina deciso, m’infila subito una mano in mezzo alle cosce, e inizia a toccarmi la figa bagnata, mi sposta subito il perizoma, a scoprirmi la figa.
Ansimo, il loro tocco mi piace, è piacevole, la tensione si sta allentando, e io sto iniziando a lasciarmi andare, godendomi il loro tocco.
Mmmm, ah.. Sì..lo sono
Rispondo all’ uomo dietro di me con un filo di voce.
Ora entrambi mi spogliano del tutto, il primo mi libera le mani e mi fa togliere del tutto la maglia, l’ altro mi sfila la gonna, e poi il secondo mi tocca il seno, mi stringe i capezzoli fino a pizzicarli e tirarli, quasi a farmi male, ciò mi provoca un brivido mentre l’ altro si concentra sulla mia figa, e mi masturba il clitoride.
Che bella PUTTANA che sei.
Dice l’uomo un po’più magro guardandomi negli occhi, mentre mi preme i capezzoli fra le dita.
Io ansimo a bocca aperta, sento uno strappo, è il suo amico che mi ha strappato del tutto il mio perizoma striminzito.
Ora sono completamente nuda tra questi due uomini, grossi, e X che si gode lo spettacolo gustandosi il suo drink seduto al tavolo, con un sorrisetto sul viso soddisfatto.
Mentre continua a giocare con la mia figa, l’uomo più grosso mi dice:
Il mio amico non ha sentito quello che ci siamo detti prima, non lo sa cosa sei. Diglielo.
Ansimo, perché le sue dita stanno stringendo sul clitoride, premendo con forza.
Prendo fiato, cerco di guardarlo negli occhi.
Sono una puttana
Lui mi sorride, mi stringe di nuovo i capezzoli, lasciandomi senza fiato.
Ora lo vedremo, se sei davvero una PUTTANA.
Con una mano scende, e m’infila 2 dita nella figa.
Ci spostiamo, dal centro della stanza, ci spostiamo al divano, mi fanno sedere, mezza sdraiata.
Ora l’ uomo più magro, è semisdraiato accanto a me, mi tiene le braccia, mentre l’ altro, quello più grosso, è a terra difronte a me, e mi apre per bene le gambe, io mi spavento, ho un sussulto, ma fanno in modo da tenermi ben ferma.
Dai loro pantaloni s’intravedono le loro erezioni, che stanno per esplodere dai pantaloni, ma ancora non tirano fuori i loro cazzi.
L’uomo grosso, inizia a bagnarsi un dito nella mia figa, e poi lo mette diretto nel mio culo.
Ormai sono come paralizzata da un misto di tensione ed eccitazione, l’uomo accanto a me mi spalanca meglio le gambe e si gode il gioco che sta facendo il suo amico.
Dopo poco, infila un secondo dito nel mio culo, e fin qui entrano bene, e ansimo.
L’altro uomo mi da qualche schiaffetto sulla figa, e me la apre con entrambe le mani.
Chiudo gli occhi, ansimo, faccio cadere il capo indietro, mi dimeno di poco, ma l’ uomo che mi sta spalancando la figa mi spinge verso il basso, intimandomi con lo sguardo di stare ferma, e il suo amico inserisce un altro dito nel mio culo.
Ansimo, un po’brucia, ma muovendole un po’ dentro al mio culo subito si lubrificano.
Aaaah .. vi prego!” Mi esce in un sussurro, ma niente.
Shh, zitta. Sappiamo che ti piace, infondo sei una troia, e sai di volerlo anche tu.
Mi arriva uno schiaffo alla figa che mi fa sussultare, mentre lui con l’altra mano, infila due dita e allarga il mio culo.
Mi dimeno il minimo che riesco sotto di loro.
Ah!” Fa male.
L’ altro uomo pure infila due dita nel culo e tira leggermente verso l’alto per contribuire ad allargarmi l’ano.
Poi via tutto.
Lui accanto a me, mi mette una mano a tapparmi la bocca, l’altro inizia ad infilare mezza mano aperta nel mio culo, e poi inizia ad infilarla tutta.
Io cerco sempre di dimenarmi, ma sono comunque bloccata, fa male. Ansimo.
Estrae la mano e inizia ad infilarci il pugno, sempre con più decisione, fino a farlo entrare tutto, l’ amico mi fa stare ferma con una mano sul pube mi spinge verso il basso.
Sshh, fallo entrare, lo so che ci entra.
Faccio una smorfia di dolore, spinge, chiudo gli occhi, è entrato.
Mi sorride.
Ora il tuo culo non è più così stretto, ti piace farti scopare il culo da un bel pugno, vero
E mi scopa lentamente il culo con il suo pugno, lo fa entrare fino al polso dove tiene un grosso orologio, e con l’ altra mano mi da una toccata frettolosa alla figa.
L’ altro me la schiaffeggia un paio di volte e mi dice:
Allora è vero che sei una puttana. Questo culo oggi te lo apriamo per bene. Della tua figa non ce ne facciamo niente.
Io ansimo, mentre l’altro continua a scoparmi il culo con il suo pugno.
Dolore, brividi di piacere e umiliazione.
L’ uomo accanto a me, si stacca, si apre i pantaloni tira fuori il suo cazzo, bello grosso e me lo ficca in bocca.
Succhia puttana, ti piace il cazzo?
Intanto il suo amico mi da gli ultimi colpi con il pugno, un po’ più intensi, poi lo estrae di colpo e con entrambe le mani mi allarga per bene il culo, ad ammirare soddisfatto la sua opera.
Anche lui ora tira fuori il suo cazzo, ben più grosso di quello dell’ amico e inizia a scoparmi il culo.
Mi sento piena, un grosso cazzo nel culo che mi riempie completamente, e un altro in bocca.
Mi scopano così per un po.
Intanto X si alza e sento che si avvicina a noi, lascia un paio di toys accanto a noi, due dildi di dimensioni considerevoli, e due plug uno più grosso dell’altro.
Si avvicina a me, estrae anche lui il suo cazzo (anche il suo bello grosso), mi prende per i capelli e me lo sbatte tutto in gola, mi fa alternare il suo cazzo e quello del suo amico, intanto l’ altro uomo mi sta scopando il culo, sento i suoi colpi forti e profondi, ad un tratto lo tira fuori, mi allarga ancora il culo con le mani, mi spalanca, sento che ci sputa sopra e con una mano massaggia il culo aperto, poi prende uno dei giochi, un dildo largo 5cm, e inizia a scoparmi il culo con quello, me lo spinge direttamente dentro, sussulto mentre ho in bocca il cazzo di X.
X: Ti piace farti fottere come una PUTTANA?!
Mi dice tirandomi per i capelli, ansimo, smorfia di dolore, stringo i denti, sento uno schiaffo sul viso.
Rispondimi!
Il suo tono deciso e quasi di disprezzo, le risatine dei suoi amici, prendo fiato.
Aaah ..sssì, sì Master, mi.. mi piace.
Mentre l’ uomo più grosso mi sta scopando con il cazzo finto, sento che s ferma, e sento il suo cazzo che spinge a voler entrare anche lui nel mio culo.
Aaaah!
Insiste, continua a spingere, il suo amico aiuta tenendomi le gambe ferme e ben aperte, spinge fino a che riesce a farlo entrare.
Mi scappa un urlo.
Aah!”
Mi sento piena come non mai, mentre mi apre il culo sfondandolo con il suo cazzo e il cazzo finto.
Ma non va bene. Estrae il suo cazzo, mi fanno cambiare posizione, mi fanno mettere a 90, il tutto tenendo il cazzo finto ben inserito nel mio culo.
Una volta il posizione l’ uomo più grosso si mette alle mei spalle e ricomincia a spingere il suo cazzo nel mio culo, lì dove c’è il cazzo finto largo 5cm. Spinge fino a che non entra, di nuovo brividi, dolore, sensazione di pienezza come non mai.
Mi prende per i capelli, uno strattone deciso. E mi spinge in profondità i 2 cazzoni.
E mi scopa coì per un po’, mentre l ‘ amico mi scopa la bocca.
Leggero cambio di posizione, l’ amico si posiziona sotto di me, mentre l’ altro continua a scoparmi avidamente il culo, e mi mette il cazzo nella figa.
Un sussulto, mi sento ancora più piena e aperta di prima, sento che sto per venire, ma non me lo lasciano fare.
L’uomo sotto di me spinge il suo cazzo in profondità dentro di me, mentre mi strizza i capezzoli.
X mi afferra per i capelli, e mi rimette il suo cazzo in bocca.
Adesso sì che sei una PUTTANA. Imprimiti quest’immagine, questa sensazione nella pelle, perché questo è esattamente quello che sei. Sei una PUTTANA golosa di cazzi, non ti bastano mai, anche se hai tutti i buchi pieni. GUARDAMI!
Mi strattona, mi fa aprire gli occhi, lo guardo dritto negli occhi, ha lo sguardo soddisfatto, mi mette due dita in bocca, mi lascia i capelli, mi ritira uno schiaffetto in viso e mi lascia abbassare sul suo amico.
L’ altro esce dal mio culo, tira via il cazzo finto, mi fanno alzare e girare, cambio posizione.
Ora l’ uomo grosso è sotto di me, l’altro mi fa sedere su di lui, e il suo cazzo torna nel mio culo, mi tiene indietro la testa, una mano sul collo, mentre l’ amico si mette di fronte a noi, e avvicinandosi, anche lui inizia a spingere il suo cazzo nel mio culo, senza troppa esitazione.
Io urlo, l’uomo sotto di me mi tappa la bocca.
Stai zitta TROIA!
Ed entrambi mi sbattono avidamente il culo, sento che brucia, fa male, ma non so come, ma mi piace.
Sento una sferzata, mi arriva uno schiaffo sulla figa, poi altri, poi mi masturbano il clitoride, l’ altro mi allarga la figa, prende il dildo di 5cm e ce lo infila dentro scopandomi forte.
Qui non resisto, e mi lascio andare ad un orgasmo fortissimo, e vengo squirtando.
Brava puttana, lo vedi che ti piace essere sfondata a dovere.
Continuano a toccarmi anche dopo il mio orgasmo.
Escono dal mio culo, quello più magro inizia dritto ad allargarlo e ad infilarci il suo pugno, l’ altro intanto mi mette il suo cazzo in bocca.
L’ uomo che mi sta scopando il culo con il suo pugno, me lo sta sfondando, spinge così forte da farmi sussultare.
Troia. Sei una Troia! Ti piace prendere il pugno nel culo, eh?! Ti piace! Dai succhiagli il cazzo, non lasciare niente!
L’ altro mi sta venendo in bocca, sento i suoi schizzi dritti in gola, mi inonda, mi tappa poi il naso e bocca per farmi ingoiare tutto, dopo mi schiaffeggia il viso con il suo cazzo.
Poi quando il suo amico tira fuori il pugno dal mio culo, me lo tiene ben aperto, l’ amico si prende il cazzo e mi riempie il culo con la sua sborra calda, e poi me lo fa pulire con la lingua, senza lasciare niente.
Inizio a sentirmi stanca, sfinita. Intanto l’uomo più grosso prende un plug, quello più grosso, largo 7.5cm e inizia a spingermelo nel culo. Lo spinge tutto dentro, poi mi ci fa sedere sopra, in modo che entri per bene fino alla base.
X viene davanti a me, mi prende per i capelli, mi fa aprire la bocca, e anche lui mi viene in bocca.
Mi lasciano lì, nuda, seduta sul divano, con il plug ben inserito nel culo.
Si parlano tra loro.
Io mi sento usata, sporca, quasi umiliata, ma non so perché, soddisfatta, appagata.
Avevi ragione X, questa è davvero una puttana.
X si gira verso di me mi guarda.
Sì, e va trattata da puttana quale è. Sempre.
Sapevo avreste gradito, credo che potremmo condividerla più spesso
Ora puoi rivestirti
e mi lancia maglia e gonna.
Vedi di non perdere quel plug
Mi risistemo, tremante, stremata, tengo stretto per non perdere il plug.
Alzandomi, sento uno schiaffo sul culo, mi giro, l’ uomo più grosso mi sorride.
Ce ne andiamo.
In auto X mi fa tenere le gambe aperte e mi fa uscire i seni dalla scollatura.
Sei stata brava, ma puoi migliorare.
Io sguardo basso.
Grazie Master
Ma prima di portarti a casa, voglio farti fare un giro
Ci fermiamo in un parcheggio, mi fa scendere, mi alza la gonna, mentre mi fa appoggiare alla macchina.
Allarga le gambe, voglio vedere il plug
Eseguo, sento dei passi che si avvicinano.
Sì certo, falle pure quello che vuoi.
Sento una mano che mi accarezza la figa, e poi prende il plug e inizia a scoparmi con quello, io ansimo.
Sono ancora dolorante e sfinita, poi mi fa girare, mi fa inginocchiare, tira fuori il suo cazzo e me lo infila in bocca, mi scopa la bocca, fino a quando viene riempiendomi. Si pulisce il cazzo sulla mia faccia e poi se ne va.
X: Avevo detto che ti avrei offerto da bere, no?
sorride , si avvicina a me, e gioca un po con il plug, spingendomelo più infondo, poi lo tira indietro alla larghezza massima, lo rispinge dentro, poi lo tira fuori e me lo porta alla bocca, ha ancora la sborra del suo amico addosso
Leccalo
Io esito un minimo, poi tiro fuori la lingua, e inizio a leccarlo, lui me lo spinge in bocca, per quello che ci sta.
Brava, puttana.
Poi mi fa girare, piegare un poco in avanti e me lo rispinge dentro, fino infondo, poi mi masturba la figa fino a farmi venire.
Sì, brava vieni. Ti piace avere il culo allargato e pieno?
Ah.. ah s..ssì
Dillo. Mi piace sentirti ammettere ciò che sei.
Ah..ah.. sono..sono una puttana
Più FORTE!
Mi schiaffeggia la figa, mi fa sussultare, ci infila tre dita dentro.
Sono una Puttana, aah!
Riesco a dirlo ad alta voce, timorosa che qualcuno in quel parcheggio deserto possa sentirci, ma forse anche il tipo di prima, ormai non c’era già più.
E vengo. Un orgasmo forte, tremo.
Brava Puttana.
Uno schiaffo sulla figa.
Ora ti riporto a casa.
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