Sono sempre stata del parere che dentro ogni donna, ci sia una puttana che aspetta solo l’ uomo giusto che sappia farla uscire.
Fatto sta che Isa, una giovane ragazza ventiseienne, dopo essere inciampata, non sa precisamente come, probabilmente per istinto, in una chat con un uomo molto più grande di lei, prima è catturata dai suoi discorsi, dice di essere un master, un uomo dominante. Lei nn sa bene, di preciso che intenda dire, ma ne è attratta nonostante l’abbia mai visto. La prima cosa che l’attrae e il suo tono. Lo so sembra banale poiché in una chat per lo più i discorsi sono scritti, ma il senso d imposizione, l impostazione dura delle sue parole, solo a leggerle sente un brivido partirle dal basso ventre, e non riesce a resistergli e si trova a dirgli ogni cosa lui le chieda, anche cose che lei, non direbbe senza aver prima instaurato un rapporto di una certa confidenza..
Isa non lo sapeva, ma era già mentalmente presa da quest uomo, ancora misterioso.
La sera prima del loro primo incontro, le arriva un messaggio da Luca

“Un ultima premessa per domani, indossa una gonna o un vestito se ce l hai, e possibilmente non indossare il reggiseno”

Si trovarono al bar concordato, Isa come da indicazione indossava una gonna a tubino nero, ben aderente ad evidenziare il suo bel sedere sodo, niente calze perchè era estate, un sandalo comodo senza tacco e un top legato dietro al collo, bianco. Niente reggiseno come le era stato ordinato.
Il formicolio dell’eccitazione, non la mollava dalla sera prima, aveva lo stomaco chiuso, ed era già bagnata nonostante si fosse masturbata appena sveglia (più o meno come era solita fare tutte le mattine), si era fatta la doccia, preparata, ma niente, la sensazione di frastornato e di caldo in mezzo alle cosce non le dava tregua.
Più si faceva vicina l ora, e il luogo dell incontro più cresceva.
Entra nel locale, sul momento si guarda attorno, poi un uomo, ad un tavolo all angolo infondo sotto alla finestra le fa un cenno, e lei capisce che è lui, Luca.
Lei un velo di timidezza, e nella sua testa si da della stupida perché lei non è timida, ma in quel momento tutta la sua sicurezza abbandona, e con passo (spera nell apparenza fermo) si avvicina a lui.

“Luca?”

Lui le da una squadrata veloce e con voce ferma

” prego, accomodati.”

Lei si siede, un debole sorriso (spera di non essere arrossita in viso) lui continua a fissarla.
Ordina 2 caffè.
Le mette una mano su una coscia, lei è ferma, immobile si sente ancora più bagnata, e imbarazzata. Lui con le dita le sfiora il sottile perizoma.

” noto con piacere che sei già pronta”

Le dice sorridendo, e con la mano andando più sul suo sesso. Le sue gambe hanno un fremito ma nn le chiude, le arrossisce, non sa cosa dire. Ha la fga completamente bagnata, e gonfia, anche quel tocco leggero la fa quasi sussultare, sente l orgasmo che sta per esploderle.

“… Non so cosa dire..”

Distogliendo lo sguardo dal suo interlocutore.
Lui si avvicina, accosta la bocca al suo orecchio e le sussurra, mentre continua ad accarezzarla

” non c è niente da dire. Sei una puttana.”

Isa si sente ancor più avvampare, sta per venire, quando lui si ferma di colpo e toglie la mano.

“Toglitele”

Isa, non capisce, rimane un po frastornata, deve ritornare in sé.

“Togliti le mutandine”

Nel locale non c è molta gente, ma qualcuno nei tavoli vicini, o che gira c è.
Isa ci mette qualche minuto, per capire come fare.

“Ok, va bene.”

Mette le mani sotto al tavolo, sulle sue cosce, sotto la gonna, e con piccoli movimenti cerca di fare il minimo movimento e le fa scorrere fino alle ginocchia e poi giù in un movimento rapido alle caviglie e le sfila, chinandosi come per raccogliere qualcosa.
Poi si raddrizza e gliele porge.

“Eccole”
” Brava. Più tardi rivedremo il linguaggio. Ora alzati che andiamo”

Nell’alzarsi cerca di sistemarsi la corta gonna, come se si scoprisse che sotto non indossa nulla.
Un altro uomo sembra aver notato il loro gioco, e Luca l ha visto mentre tu eri impegnata a toglierti il perizoma.

Passate accanto al suo tavolo e volontariamente lui fa cadere il tuo perizoma accanto a quell uomo. Poi ti cinge per i fianchi e uscite.
L uomo raccoglie quel tuo striminzito indumento fradicio, inspira la tua eccitazione mentre scorge il tuo bel culo uscire dalla porta.
Tu quasi non ti accorgi di niente, ma poco dopo intravedi formarsi un sorriso sul viso di Luca

“Abbiamo compagnia”

Adesso anche tu ti accorgi dei passi dietro di voi.
Senti un brivido stringerti le viscere, paura, eccitazione, vorresti voltarti ma lui te lo impedisce.
L uomo dietro di voi vi segue, ma nn ha fretta di raggiungervi, non ancora.
Entrate in un parco, in punto in cui solitamente non c è gente.
Luca ti afferra un lato della gonna e te la solleva a mostrare il tuo culo nudo, tu hai un brivido sussulti

“Mostriamo qualcosa al nostro amico”

Ora senti che si avvicina, Luca ha una mano sula tua natica destra, e senti una mano posarsi sull’altra.

” questo dev essere tuo, ma credo nn ti serva.”

E così dicendo ti mostra il tuo perizoma e se lo infila in tasca.
Da dietro la mano passa alla tua figa, che è un lago.
Appena ti mette la mano sulla figa esplodi, eccolo l orgasmo tanto agoniato, era lì pronto, non sei riuscita a trattenerti e in pochi spasmi inondi la mano di quest uomo che non hai idea di chi sia.

“Eh brava puttana eri pronta”

Non riesco a dire niente ansimo, cerco di tenermi dritta, ma ho le gambe molli e mi piego in avanti, l uomo alla.mia sinistra continua a stuzzicarmi la figa, mentre Luca mi tiene com un braccio dietro alla schiena.

” ora vediamo cosa sa fare questa troia.”

Luca mi sfila il laccio del top, a mostrare i miei piccoli seni, poi mi spinge a terra, in ginocchio.
Non ho nemmeno il tempo di riprendermi che mi ritrovo un cazzo già duro davanti alla faccia

” dai prendilo, forza. Fammi vedere cosa sai fare con la bocca”

E inizio a succhiarlo e sento da dietro, un’altro cazzo, umido che mi viene passato su un fianco, poi su una natica a schiaffeggiarla e dopo trova facilmente la strada verso la figa .
Dopo un po di colpi, Luca, mentre mi spinge il cazzo dentro fino alla palle mi fa tirare su, facendomi lasciare il cazzo che avevo fra le labbra. Mi tiene una mano sul clitoride e me lo strizza e l altra mi stringe talmente forte un capezzolo da farmi scappare un urlo.
Il suo cazzo ben in profondità.

” ora ti faremo vedere come si scopa una cagna come te.”
“Aaaaah! Si.”

Una strizzata più volenta, una fitta di dolore.

” da oggi mi chiamerai padrone, sono stato chiaro?”

Un altro urlo di dolore.

“Sì! Si padrone”

Molla la presa di colpo, mi butta con la faccia a terra. Una risata dell altro uomo, che ormai credo aver capito sia un suo amico.

“Al bar sei stata insolente, ora riceverai la punizione che meriti.”

L altro uomo si abbassa a tenermi in posizione, in ginocchio con il culo alzato, la testa bassa a terra, lui mi preme le mani nel terreno.
Il primo colpo arriva forte inaspettato, il dolore arriva poco dopo, nn è dolore ma pizzica, brucia quasi, ma per non so quale ragione mi sento un fuoco fra le gambe un lago che divampa e si ampia ad ogni colpo. Ne conto 10.

“Ti piace essere punita, cagna?”

Non so cosa rispondere, resto in silenzio.
Vengo strattonata e rimessa in piedi.
L altro uomo mi tiene in una mano, le mie mani e nell altra mi preme le guance.

” ti è stata fatta una domanda cagna”

Lascia la presa sul viso, un dito fra le mie labbra

” se non risponde vorrà dire che le è piaciuto. Ma certo che le piace, questa è una di quelle che nn ha ancora ammesso a sé stessa di essere una troia. E ora apri la bocca.”

Eseguo e basta, sono frastornata. Mentre mi fa aprire la bocca con le dita, mi spinge verso il basso ad inginocchiarmi.

“Ha la figa talmente bagnata da essere asciutta in bocca. Tira fuori la lingua da brava”

Una stretta allo stomaco. I fluidi corporei sono un mio limite.

“Ti piace essere punita, cagna?”

Ma resto lì immobile. China la testa e mi sputa in bocca.

“Ingoia”

Un leggero senso di nausea, ma eseguo.

” ancora, apri”


E un altro sputo, a questo segue il cazzo, che mi passa prima sulla lingua, e poi dentro, giù fino in gola. Sempre fissandomi negli occhi, che io fatico a tenere aperti.
È ora il turno di Luca che fa lo stesso con il suo cazzo, e me llo spinge fino a farmi perdere il respiro.
Poi mi fanno mettere a pecora e iniziano a scoparmi il culo, con un paio di sputi, prima l amico, c infila 2 dita, poi forza e ci spinge il cazzo dentro, in 4 colpi è dentro fino alle palle.intanto Luca mi fa riaprire la bocca con le dita, e mi risputa.

” sei solo una troia”

E mi stringe prima i capezzoli poi il clitoride.

“Hai sempre la figa bagnata e pronta. Non importa di chi sia la mano o il cazzo che te la tocca, basta farti godere, giusto?”

e stringe e l altro aumenta i colpi dilaniandomi il culo.
Urlo

“Rispondi!”
“Si! Sì padrone”

Non resisto ed esplodo ancora in un orgasmo, mentre l altro mi inonda il culo.
Si cambiamo di posto il cazzo di Luca ora entra con facilità , ma mi da una spinta forte e lo fa entrare tutto. Mi tira indietro la teata per i capelli

” ora ripuliscigli il cazzo”

E l altro mi infila il cazzo ancora grondante di sperma in bocca, e io lo devo pulire e ingoiare.

“Sii brava”

Luca invece mi viene direttamente in bocca, spingendomj il cazzo in gola

“Brava non devi perderne neanche una goccia”

Una volta finito si ricompongono, io sono sfinita.
Luca mi strattona e mi riporta alla macchina.

“Sei stata brava, ma c è ancora molto lavoro da fare con te. Ci sentiamo domani”

Sfatta tremante, umiliata. Ma infondo è quelo che sono, e sono soddisfatta e trovandomi a ripensarci ancora una colata umida tra le gambe.