Anna scese per quell appuntamento di corsa, come sempre in ritardo.
Sali in macchina e una presentazione veloce.
Infondo stava incontrando quell uomo per un offerta di lavoro. Non si era vestita benissimo, anzi tuta e maglietta. L uomo che si trovava sul sedile accanto a lei, di almeno una ventina d anni in più, non era in forma, e neanche lui indossava chissà che.
Delle chiacchiere e si ritrovano in un parcheggio. In un posto un po appartato vista l ora del giorno.
Appena la macchina si ferma, Anna sente un iniziale brivido, quasi una sensazione di paura. Ma.l uomo è tranquillo e cerca di mettere Anna a suo agio. Anna sente un mix di sensazioni tra la paura e l eccitazione. Ma è irrigidita.
L uomo inizia a metterle una mano sulla coscia, e lei istintivamente chiude le gambe.
” se vuoi provare per quel lavoro, devo chiederti una cosa”
Anna non risponde, lo guarda negli occhi, anche se intuisce la situazione ma non sa cosa fare. Non ha nemmeno ben capito in quale punto della città si trova, e.. infondo quel brivido allo stomaco inizia ad assumere un che d interessante.
“Tranquilla, non ci vedrà nessuno. Se non vuoo ti riporto a casa”
Anna resta ferma, la mano di lui le accarezza la cosca, che lei ora schiude.
Lui sorride.
Le sussurra.
“Vedrai non ti succederà niente di male.”
La mano avanza, e arriva sulla tua figa che senti già inumidirsi. Anche se non te lo spieghi, xk quest uomo è un perfetto sconosciuto, probabilmente un maniaco, ma a te nn importa, al tuo corpo nn importa e si eccita.
La sua mano ti accarezza dal tessuto della tua e il tuo corpo reagisce.
“Ora sfilati i pantaloni, fammi vedere”
Con dei movimenti un po impacciati abbassi i pantaloni della tuta, li fai arrivare alle ginocchia, la mano continua ad accarezzarti la pancia, il pube.
Con l altra mano va a cercare il tuo seno, e ti accarezza dalla maglia, fa uscire un seno piccolo e morbido e ti sussurra
” sei già bagnata, sapevo che ti sarebbe piaciuto. L ho intuito dalla foto che eri una troia”
A setore queste parole ti ecciti ancor di più, e llui ti sposta il perizzoma mostrando la tua fica bagnata e ci infila le dita. Ansimi. Ti morde e succhia il capezzolo.
” sfilati le mutandine”
Tu inebriata obbidisci, e pensi alla sua erezione, a come potrebbe essere il suo cazzo. Lui infila 2 dita nella tua fica ormai zuppa, ne infila un altro. Tu sei inerme, immobile, e stai godendo.
“Brava, così ti voglio, ora vieni per me”
Quasi fosse un ordine, il tuo corpo obbedisce al suo tocco, al ritmo incalzante di quella mano e vieni.
“Che brava puttana, ora senti di che cosa sai” e tinmette le dita nella.bocca, esplorandola, spalmandoti i tuoi umori sul viso.
“Questo è il sapore di una puttana”
Poi si sposta, ti llascia così frastornata, esposta. Scende dalla macchina, e viene dal tuo lato, apre la portiera.
” resta così “
Ti mettete il suo cazz in bocca, ormai durissimo e te lo fa sicchiare.
” ci sai fare anche con la bocca brava”
Prima di venire, lo tira fuori dalla tua bocca, ti fa allargare di più le gambe.
“Apri quella fica”
E senti il suo getto che ti riempie la fica.
Ti fa pulire il cazzo con la bocca, poi ti massaggia laa fica, ti passa 2 dita piene di sborra e te le infila in bocca.
“Brava ora rivestiti che ti porto a casa. Non pulirti”
Ritiri su le mutandine e i pantaloni della tuta facendonattenzione a nn far collare niente.
Senti le mutandine super bagnate, piene della sborrata di lui, ti senti sporca e eccitata, di nuovo
Mentre guida lui ti ripassa la mano in mezzo al cavallo dei pantaloni, spalmandoti tutto. E tu godi ancora fino quasi a venire.
“Vai ci sentiamo fra qualche giorno”
Anna non pensava che avrebbe mai fatto e goduto di una simile situazione.
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