Il mondo di piacere e dolore si mescolava nella stanza buia e lussuriosa, mentre lei era seduta sulla poltrona con le catene addosso e un corpetto rosso e nero che metteva in risalto le sue curve peccaminose. Le sue mani erano legate dietro la schiena, le catene attorno al collo le davano un’aria di sottomissione che eccitava ancora di più i sensi di chiunque la guardasse.
Io la tenevo al guinzaglio, pronto a soddisfare ogni mio desiderio, a farmi godere come mai prima d’ora. Con un movimento brusco, le ordinai di succhiare il mio cazzo, mentre da sotto un enorme cazzo di gomma di 30 cm le spaccava il culo senza pietà. La vista di lei sottomessa, in ginocchio a leccare il mio membro duro, mentre un altro cazzo le prendeva il culo, mi faceva sentire un mix di potere e lussuria che era semplicemente irresistibile.
Con un’altra rapida mossa, le schiaffeggiai il culo e la faccia, facendole capire chi comandava in quella stanza. Le sue guance arrossirono per il colpo, ma i suoi occhi brillavano di desiderio, implorando ancora di più. E io risposi al suo desiderio con un’altra serie di schiaffi e ordini che la fecero gemere di piacere.
E infine, quando non potevo più trattenere il mio piacere, la penetrai con forza, sborrando copiosamente nella sua figa bagnata. Lei si contorse dal piacere, godendo del caldo liquido che la riempiva. Poi, con un sorriso malizioso, si inginocchiò e raccogliendo lo sperma che cola da terra, lo portò alla bocca, gustandolo con avidità, come se fosse la sua preziosa ricompensa per avermi servito così bene.
E così, tra gemiti di piacere e sussurri di desiderio, il nostro incontro proibito continuò, portandoci entrambi in un mondo di estasi e passione incontrollata.
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